MOSTRA "Archimede vivo" di Rita Charis

Venerdì 3 giugno alle ore 18:00 è stata presentata, nella depandance della Villa Reimann di Siracusa, la mostra dell'artista belga Rita Charis dal titolo Archimede vivo.
L'artista, inventrice di un nuovo alfabeto del quale detiene il copyright (© Spiral Script) e che si sviluppa a partire del simbolo della spirale (vedere foto più avanti), ha esibito alcune opere visive con traduzioni in Spiral Script, appunto, di alcune poesie del collettivo Poetaretusei432, tratte dall'antologia Fratelli (432edizioni). Malè, Salvatore Randazzo ed Elisabetta Tagliamonte hanno interpretato alcune delle opere in questione.
La mostra, a ingresso gratuito, è stata organizzata dall'associazione Archimedes e presentata da Salvatore Pizzo, vice-presidente della stessa.
L'artista milanese Donata Mattei ha ideato, per l'occasione, un'opera estemporanea chiamata Bus, disponendo le poltrone della sala espositiva proprio a mo' di autobus. Il pubblico presente, accomodandovisi, l'ha resa opera in movimento.
(© Spiral Script)

Rita Charis nasce nel 1942 a Gent, in Belgio. È nel giardino della sua casa d'infanzia che manifesta le prime fantasie artistiche, giocando a imitare santa Bernadette di Lourdes e il sacerdote nell'atto di recitare la messa. All'Ecole Normale studia i materiali e le tecniche dell'arte visiva e a 18 anni visita la mostra del CoBrA (COpenaghen - BRuxelles - Armsterdam) al Museo Beaux-Arts di Bruxelles dove viene fortemente attratta da un immenso quadro dell'artista Alexensky. L'opera mostrava una scritta dai caratteri illeggibili ed è in questo contesto che Rita realizza l'idea di creare un alfabeto tutto suo. Lo farà utilizzando la spirale introversa ed estroversa, ulteriormente ispirata, in quel di Malta, dalle spirali scolpite sulla pietra dei Neolitic Temple. Praticamente, ogni lettera dell'alfabeto comunemente conosciuto viene da lei tradotta in un corrispondente grafico dalla forma a spirale.
Rita si trasferisce in Congo, poi ritorna in Belgio e nel 1978 inaugura, nella regione delle Fiandre, la sua galleria d'arte: la Tremerie. Nel 1980 si trasferisce a Malta e nel 1983 espone le sue opere al museo Fine Arts della Valletta. Poi, finalmente, mostra per la prima volta, al Cottonor Hall della Mediterranean Conference Centre di La Valletta, le nuove opere realizzate con le lettere a spirale impresse su supporti vari: terracotta, pietra, legno, tela e carta.
Nel 2016 si trasferisce in Sicilia, terra del genio matematico Archimede, al quale si è sempre ispirata molto. Oggi è impegnata nella traduzione di alcune poesie del collettivo Poetaretusei432. Per farlo utilizza prevalentemente materiali di riciclo.

Qui l'intervista di Rosa Tomarchio
Qui Rita a Malta



(Rita Charis durante le fasi dell'allestimento)

(il Bus di Donata Mattei)










(da sx, Malè, Elisabetta Tagliamonte, Rita Charis, Salvatore Pizzo e Debora Barraco)






















(Limoni, installazione di Rita Charis)






(da sx, Donata Mattei, Rita Charis e Salvatore Randazzo)



[a cura di Salvatore Randazzo]

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