Ma guarda un po'...età: Massimiliano Pricoco



Massimiliano Pricoco, avvocato, ha pubblicato il primo libro di poesie con Irda Edizioni Marzo 2015 “Mi rimasero soltanto mille fragilità preziose”, pubblicazione con la stessa casa editrice nel Novembre 2016 del romanzo “Il traduttore di lacrime”, pubblicazione del libro “Racconti sul cambiamento e la diversità” con “Il seme bianco” ottobre 2019
Finalista nei concorsi letterari “L’arte in versi”, “Inchiostro e anima”, “Teatro Aurelio di Roma”, secondo classificato all’evento letterario “Scriviamo” 2015 nella sezione “Io reporter”, vincitore del contest “Figuriamo-ci” 2017 col racconto “L’amore si è fermato nel porto di Tallin”.
Varie poesie e racconti si trovano nelle agende letterarie di “Opposto.net” 2010-2013, nella rivista letteraria “Alibi” numeri 0,1,2,2,3,4,6,8,10,12 e nella raccolta poetica “La genesi, arte scienza e rivelazione della coscienza “Edizioni Opposto.net”.
Altre, inserite e tradotte in un’antologia in lingua spagnola edita in Messico da Circo Literario “Sicilia la tierra del titiritero” 2017.
Finalista e Menzione di merito al concorso internazionale letterario “Il Convivio” 2019. Premio speciale della critica al concorso “Storie in viaggio” VI Edizione 2022, col racconto “L’amore si è fermato nel porto di Tall”. Responsabile delegato per il comune di Augusta presso l’accademia regionale dei poeti siciliani Federico II.


È UNA MADRE

È una madre, il viso che piange.
Per non continuare a essere triste, una lacrima fugge
E la tensione esistenziale si accorcia.
Nel calice di un tulipano il suo desiderio di infinito.
Non era quello che realmente avrebbe significato
La sua morte, sul tepore di un vestito.
Volere, sarebbe stato rinascere da palpebre più pure.


NUGOLI DI SOLITUDINE

Le nostre morti 
apparterranno al mondo
approssimate per difetto d’amore,
velate da un nugolo di solitudini
con una distrazione
intrappolata tra le lenzuola
che disputano il sesso del nascituro,
finché il mare non si sarà denudato
lontano dalla sua prima timidezza.


PRIMULA SVEZZATA DALLA PIOGGIA

Primula svezzata dalla pioggia,
L’abbondanza della sera che
fa perdere dignità alle promesse,
piange su questo corpo 
voliera di troppe anime sbagliate
e purezza che circoscrive il creato,
satura memoria se non coincide con la verità;
le ridondanze del silenzio 
accompagnano dove nessuno ha colpa.


[a cura di Salvatore Randazzo]

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