Ma guarda un po'...eta: Pamela Nicolosi

Pamela Nicolosi ha 50 anni, vive a Catania, ha due figli, un amore, una laurea in Lettere, un lavoro e scrive da quando se lo ricorda perché è la sua espressione. Lavora come fotografa presso la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania.
Ha pubblicato due libri di poesia, soprattutto per raccogliere i suoi pensieri e regalarli a chi sa ascoltare, Nel profumo di pane e gatto edito da Akkuaria (2005) e Fra di noi, una raccolta collettiva con altri quattro autori (2012).
È stata inserita nell'antologia del concorso di poesia Città di Chiaramonte Gulfi del 2020.
Ha partecipato a molti poetry slam nelle città di Roma, Palermo, Ragusa, Reggio Calabria, Siracusa e Catania, gara, quest'ultima, che ha vinto, qualificandosi alla finale del campionato italiano di Slam Italia (2015). I poetry slam le piacciono molto perché li trova divertenti e arricchenti.
Le  piacciono  molto i bambini, i gatti, la danza e la bellezza, ama la forza delle donne e la loro potenza ricreativa, madre natura, il cambiamento, la trasformazione continua e gli stimoli positivi. Cerca di consumare cibo sano per vivere meglio, di stare accanto a persone sane per stare meglio, di ascoltare buone parole per pensare meglio. Lascia andare ciò e chi non è più in armonia con il suo stadio evolutivo e spalanca le porte alla determinazione e alla concentrazione per creare e ricrearsi, perché "l'amore verso sé e gli altri si concrea con l'energia che ci vola intorno".


TRINACRIA

Trinacria 
tre poli
tre angeli 
tre fabbriche 
tre scarichi 
tre antenne 
ciminiere 
tra oasi 
tra spiagge 
bianchissime 
veleni 
silenzi 
tremila ammalati
tremila morti 
tremila ribelli inghiottiti dal fumo 
dal cloro 
dall'odio.
Trinacria
tre poli 
tre nodi 
tre angoli mancati 
tre angoli del globo
tre specie estinte e tremila ali mozzate.
Trinacria 
tre mari 
tre approdi 
tre chiuse e tre monti
sventrati 
dimenticati 
e tre strade crollate
tre madri 
zittite 
chiuse
scordate.
Trinacria e tre valli
tre chiese 
tre piazze e tre abissi 
tre pesci morti sul mio palmo di mano
tre addii
tre lacrime e tre pugni di rabbia
tre schiaffi 
e antenne 
e fuochi 
e i miei pugni sul tavolo.
Trinacria
tre nascite 
tre donne 
tre dee 
e tre vittorie  
sognate 
la mia trinacria.
Trinacria e il suo angolo di globo
mancato... il nostro.



IL MIO DAIMON

Lasciare sciogliere il mio daimon,
liberarvi da me 
che regalo sarebbe davvero. 
Sciogliere il nodo 
spezzare la catena 
come allo scoccare di ogni mezzanotte 
rompere gli incantesimi
mettere al posto giusto gli antenati. 
Più che baci 
più che case e stelle
più che parole e libri pensieri  
liberarvi da me e dall'urgenza di acciuffarmi da un trapezio all'altro.
Ecco il mio regalo
guardatemi oltre  
sapere che mai più, mai più ci sarà
una mano che sbaglia la presa
perché gli atomi 
come l'universo 
girano in equilibrio magico eterno 
come i genitori per i figli 
equilibristi giranti per sempre.
Figli amati e domani figli liberi.


(E. Tagliamonte legge P. Nicolosi)


[a cura di Salvatore Randazzo]

Commenti

  1. Complimenti, mi piace questo scrivere: le ho lette volentieri ad alta voce , grazie🎉

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    1. Effettivamente, la poesia orale di Pamela - io ho avuto modo di vederla all'opera in diversi poetry slam - riscuote sempre successo!

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