Ma guarda un po'...eta: Seba D. M.

Seba D. M. nasce, cresce e attende in un paesino del centro della Sicilia. Conosce ogni angolo della sua regione, avendola visitata con l'immaginazione a partire dal 1971. Scrive poesie da quando ha cominciato e compone i suoi versi sotto gli ulivi e sui muretti a secco, in presenza delle capre e al calduccio della conca. Fischietta molto e parla poco.
Non ha pubblicato tre voluminose raccolte di poesie: Cada pure, Un filare sbilenco e Ti do una castagna e un pugno di poesie.



TI PREGO NON DORMIRE

Ero solo come Bobby
ma avevo ancora due occhi
per controllare le primizie di giugno.

Nell'ora per rifiatare
mi stalkerizzavo
per non chiudere occhio.
E me ne stavo fuori dalla campana di vetro
con una mano davanti
ed una di dietro.

Si sarebbe detto calmo il mare
ma tendeva sempre l'agguato l'inganno
nell'ora dei vespri.
E me ne andavo a spasso tra le viti
con un tozzo nella tasca
e con l'anima in pietra.

Non di rado belavo
scoprendomi pecora
che lodava le stelle.


UNA POESIA TRISTE, MA NON POCO

L'ennesimo giorno
cadde
lento 
dentro al fiume.

Io avevo speso
quanto avevo 
per rendere felice
una stupida infelice.

Lei aveva preso
quanto avevo
rendendo infelice
uno stupido felice.

L'indomani così
caddi
rapido
nelle rapide del fiume.


[a cura di Salvatore Randazzo]

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