Ma guarda un po'...eta: Duccio Di Stefano
Duccio Di Stefano nasce a Siracusa il 4 aprile 1969. Sposato con Ivana e padre di Bianca e Susanna, vive a Siracusa dove insieme alla moglie produce e commercializza manufatti di ceramica artistica. Da sempre appassionato degli scrittori di origine mediterranea e latina in generale, è attratto soprattutto dalla letteratura legata alle tipicità territoriali. È stato pubblicato nelle antologie editate da svariati concorsi letterari e scrive per il quindicinale siracusano La Civetta di Minerva. Nell'aprile del 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo Angelo di Pietra - La barca del destino, edito dalla Carthago Edizioni, che è stato presente al Salone del libro di Torino dello stesso anno.
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TERRA DI PIETRE
...Qui i binari piegano una lunga curva
strisciando dal limite della scogliera.
È in quest'ansa
nella sua solitudine di rocce
e prati di spine
che il treno improvvisamente
affronta se stesso.
Coda e testa a lungo si osservano
spiandosi cieche
dietro tende ben chiuse.
Da terra i bambini lanciano sassi di polvere
perché qui sono loro
quelli che fanno più stretta la guardia.
Ma sono parabole incerte,
prive di un vero bersaglio.
Così per chi assiste
rimane fissato solo l'istante
dell'ombra intoccata
mentre copre i muri di vita.
LA MIA TERRA
La mia terra è una scommessa
a volte una sconfitta.
È la nostalgia del futuro
l'oblio che mantiene ogni cosa intatta
la morte quando non fa rumore.
Qui si impara l'egoismo della solitudine
il tempo naturale del nostro respiro
il ritmo dei giorni che pretendono poco.
l'oblio che mantiene ogni cosa intatta
la morte quando non fa rumore.
Qui si impara l'egoismo della solitudine
il tempo naturale del nostro respiro
il ritmo dei giorni che pretendono poco.
L'ISOLA DEL FARO
Nell'isola del faro
si prevede l'arrivo di una tempesta
si ascolta il vento
si convive cogli uccelli.
Nell'isola del faro
si ascolta il vento
si convive cogli uccelli.
Nell'isola del faro
si discorre di abissi
e si leggono le mappe degli smemorati.
Il faro è il ciclope del nostro tempo
vede la propria interiorità
incastrata tra gli anfratti d'indifferenza.
e si leggono le mappe degli smemorati.
Il faro è il ciclope del nostro tempo
vede la propria interiorità
incastrata tra gli anfratti d'indifferenza.
[a cura di Salvatore Randazzo]
Bellissime Parole....!
RispondiEliminaComplimenti������
RispondiEliminaGrazie mille🙏😊
EliminaCompletamente innamorato del nostro territorio, Duccio trasferisco nei suoi scritti tutto il suo amore per Siracusa e dintorni.
RispondiEliminaGrazie mille. È verissimo👍👍
EliminaPoetica siracusanità!
EliminaSalvatore Randazzo
Grazie mille, Salvo🙏😊
EliminaHo letto aspettando sempre di leggere la prossima...
RispondiEliminaOriana Spataro
Grazie mille a voi tutti❤️
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