Ma guarda un po'...eta: Giusy Cancemi Di Maria

Giusy Cancemi Di Maria, nata ad Avola e cresciuta a Marzamemi, bellissimo borgo marinaro della meravigliosa Sicilia orientale, scopre di amare la poesia in uno strano modo, quando in una dolorosa parentesi della sua vita perde il nonno, figura quasi paterna. Inizia così un viaggio introspettivo per esorcizzare il dolore, scrivendo e ritrovando un dialogo con il mare e con l’universo e scoprendo la Poesia che per lei diventa fondamentale perché svela e rivela l’anima, la bellezza e l’essenza umana in ogni sua sfaccettatura. Per Giusy la poesia salva e aiuta a vivere.


*
In questo tempo di Poesia inutile
L’anima è ormai antica
È tossica
Sniffa orrore e caos

In questo tempo di Poesia inutile
nemmeno il figlio di Dio fu salvato

Dal Padre fu abbandonato 
Colui che predicava l’amore
Di polvere sconsacrata fu fatto l’uomo
Di polvere che viaggia nel tempo

E nel tempo ritorna tempo

Così fu scritto
Cenere eterna
che lamenta l’orrore
di cui lo stesso uomo fu capace
e che nessun ostia può cancellare

Amore grida

Grida amore

In questo tempo di Poesia inutile
Viva si fa la memoria,
Ma sorda risuona perpetua

Bugiarda verità figlia di religioni inventate

“Dalle ceneri risorgeremo”

Così fu detto.

Tutto si ripete
Tranne l’amore
di cui non siamo più capaci

Non siamo più capaci

Presente ci giunge la storia
E pallido sovviene 
il passo della morte

Tutto si ripete

Imminente e prepotente giungerà la fine

di un ciclo che non ha fine

Mani di preghiera senza voce 
si allungano al Cielo

che è uno quel Cielo

ora muto, ora cieco, ora sordo 

Ora

In questo tempo di Poesia inutile
l’ostia diventa veleno

È finito il tempo del perdono
In questo tempo inutile di Poesia

L’uomo si fa animale
e l’animale si fa uomo.


*
Nacqui in mezzo all’acqua
ancor prima di veder la luce
ed è forse questo
il mistero della mia inquietudine

allorquando deciderò di superare
la vigliacca idea della morte

e deciderò di ritrovare
quiete per la mia povera carne

chè mai mi fu concessa
tale sorte –
al mare, infine, ritornerò onda.



[a cura di Salvatore Randazzo]


Commenti

  1. Quante lucide interpretazioni ravvedo in comune, una profonda analisi d'esistenza in versi

    RispondiElimina
  2. Ciao cara Giusy...
    La nostra comune amica Mariannina Coffa ha fatto incontrare i nostri cammini di poesia.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari